8 agosto 2008

FORMAZIONE ON -LINE

- RSPP Datore di Lavoro

- Addetto ANTI INCENDIO rischio basso

- Addetto PRIMO SOCCORSO

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- Responsabile HACCP

- Addetto Alimentare HACCP

- Responsabile PRIVACY

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Novità sul documento di valutazione dei rischi

Il nuovo documento di valutazione deve tenere in considerazione i seguenti nuovi possibili rischi:- Rischi collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’ accordo europeo dell’8 ottobre 2004,- Rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,- Rischi connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi.
Quando deve essere aggiornamento il documento di valutazione dei rischi?La valutazione e il documento debbono essere rielaborati in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
Il documento deve contenere inoltre:- l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;- l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
Procedure standardizzateLa commissione consultiva permanente dovrà individuare delle procedure standardizzate di effettuazione della valutazione dei rischi entro e non oltre il 2010 (art. 6 lettera f
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La corretta postura al PC

Assumere una corretta postura durante le molte ore sedute ad una scrivania, è di fondamentale importanza per aiutare il fisico a ridurre l’insorgere di particolari patologie strettamente legate ai lavori d’ufficio.Il corpo umano non possiede una conformazione tale da sopportare a lungo la tipica postura che si assume durante la videoscrittura, pertanto è indispensabile saper come sistemare scrivania, sedia, monitor e tastiera per affaticare il meno possibile tutte le parti interessate.8 ore di lavoro sono 1/3 dell’intera giornata e tutto deve essere adattato al nostro corpo e al nostro modo di lavorare; non dovrebbe mai accadere il contrario. Chi soffre di particolari patologie, poi, deve essere ancora più rigoroso nel rispettare le quote che il proprio fisico impone.
La cosa più importante è imparare ad ascoltare il proprio corpo e non minimizzare su qualunque piccolo dolore che possiamo avvertire durante il lavoro.Per stare seduti comodamente, è necessario scaricare il proprio peso sui punti giusti, variando poco, ed una, per volta tutte le misure standard che riportiamo di seguito; in questo modo troverete la vostra posizione personalizzata. Partiamo dalla posizione che devono assumere busto, braccia e gambe.La schiena deve essere ben appoggiata allo schienale che deve sorreggerla nel tratto lombare.Lo schienale deve essere parallelo alla schiena e formare un angolo di 90 gradi con il pavimento.Tra cosce e busto deve esserci un angolo di 90 gradi e le cosce devono essere parallele al pavimento e non appoggiarsi eccessivamente allo spigolo della parte anteriore del sedile (in tal caso si deve ridurre l’altezza della sedia).I piedi devono essere ben appoggiati al pavimento; in alcuni casi (la questione è soggettiva) può rivelarsi utile uno stabile poggiapiedi.Le braccia devono scorrere lungo il busto e gli avambracci parallelamente al pavimento in modo da formare un angolo di 90 gradi con le braccia.Qualcuno preferisce appoggiare i polsi alla base della tastiera dotandosi di appoggiapolsi in gel o altro materiale; altri preferiscono appoggiare i gomiti o parte degli avambracci sui braccioli della sedia.
Vediamo ora come sistemare la scrivania e i componenti del PCLa scrivania deve essere sufficientemente profonda da permettere di avere lo schermo del monitor ad una distanza di 50-70 cm (misura variabile in funzione della grandezza di monitor e caratteri).In questo caso, i monitor LCD sono molto comodi perchè poco profondi.Il piano di lavoro deve avere una altezza di 70-80 cm ed essere di colore possibilmente chiaro non lucido in modo da non riflettere la luce delle finestre o quella delle lampade interne.Tra il piano e il pavimento non devono esserci oggetti in modo da poter muovere e stendere liberamente le gambe quando ce ne fosse bisogno: meglio allontanare il classico cestino della spazzatura e sollevare gli eventuali cavi del PC.La sedia deve essere molto stabile (preferibili quelle con struttura in acciaio) e regolabile il più possibile. Alcune sedie permettono di regolare sia l’altezza che la posizione di sedile, schienale e braccioli.L’illuminazione deve essere distante e diffusa in modo da non provocare abbagliamenti diretti durante il lavoro. Il piano della scrivania e la testiera devono ricevere una illuminazione omogenea in modo da non avere troppe zone d’ombra. E’ consigliabile evitare, o usare con molta attenzione, le classiche lampade da scrivania che concentrano la luce in un’area troppo ristretta.Il monitor e la tastiera sono i componenti più importanti di tutto il PC. La qualità deve essere di alto livello e l’ergonomia della tastiera è indispensabile per far assumere una posizione corretta a mani e braccia.La ditta Microsoft, ad esempio, commercializza particolari tastiere costruite con i tasti divisi di due parti ben distinte oppure con le lettere posizionate a formare una sorta di “V” ma comunque unite tra loro: in questo modo è possibile allineare mani e avambracci in modo da non affaticare i polsi.L’inclinazione della tastiera deve consentire alle mani di essere la prosecuzione naturale dell’asse degli avambracci in modo da non ottenere né angolazioni laterale né verticali.Il monitor deve essere posizionato centralmente e distante dai vostri occhi di circa 50-70 cm mentrelo spigolo superiore deve risultare leggermente più in basso della linea degli occhi.Ricordate che voi, la tastiera e il monitor, dovete essere perfettamente allineati su un unico asse; nel caso della tastiera, tenete presente che non dovete allinearla considerando tutta la sua larghezza ma solo la porzione sinistra, quella sottostante i tasti della riga Esc - F12.Riguardo al mouse, i grafici lo impiegano sicuramente molto di più di una semplice segretaria che si occupa di video scrittura ma questo non è sufficiente a dotarsi di un componente di bassa qualità.Il mouse, come la tastiera, può durare a lungo e per svariati anni può essere impiegato sui vari PC che sostituiremo nel corso della nostra carriera. Un mouse di ottima qualità ha comunque un prezzo molto accessibile e la differenza con uno scadente si ammortizza tranquillamente negli anni di vita e nella facilità di utilizzo.
Per un approfondimento della sicurezza sul lavoro strettamente legata a questo tipo di attività, vi rimandiamo ad una interessante pagina del sito dell’INPS che tratta l’argomento “Telelavoro e Sicurezza”.
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12 maggio 2008

La prevenzione non è costo ma un vantaggio per tutti

Di fronte ai numerosi morti sul lavoro, e agli innumerevoli infortuni sul lavoro , si impongono diverse e gravi riflessioni sulla sicurezza nel lavoro”.
“Già il presidente della Repubblica Napolitano aveva sottolineato il rapporto tra sicurezza e legalità, notando come spesso la sicurezza non sia un valore perseguito ma venga considerato un costo“. Le aziende, gli imprenditori e gli stessi lavoratori dovrebbero riflettere sull’importanza della formazione alla sicurezza. Gli infortuni, oltre a colpire gravemente l’esistenza dei lavoratori, rappresentano un costo aziendale e sociale molto rilevante. Quindi sarebbe un vantaggio per tutti adempiere meglio e più puntualmente quanto le leggi vigenti, già prevedono: fare formazione, curare meticolosamente le procedure di sicurezza, puntare alla qualità della vita del lavoratore”. “La prevenzione così saggiamente intesa non si rivelerebbe un costo, ma un vantaggio”.
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